Questa settimana, sugli schermi di Teletruria, abbiamo spiegato perché la difesa dei cieli bui non è un problema di nicchia, che riguarda solo uno sparuto circolo di astrofili e di amanti delle stelle. La light pollution è inquinamento a tutti gli effetti e – in quanto tale – esercita un’influenza deleteria su vari ambiti: dalla salute (durante la trasmissione abbiamo anche parlato dell’incremento dei problemi di sonno) all’impatto sull’esistenza di diverse specie viventi.
Qualità del cielo e visibilità del cielo notturno sono problemi nevraligici che puntano il dito su una piaga che riguarda diversi aspetti della nostra società. Il buio e la notte sono l’altra metà del nostro rapporto con il mondo e con noi stessi: tematiche, quindi, con un impatto materiale e immateriale enorme.
In questo video spieghiamo cos’è l’inquinamento luminoso, perché è così difficile prendere il toro per le corna e affrontare il problema come si fa per altre forme di inquinamento e parliamo anche di soluzioni. Cioè di cosa si sta facendo per difendere i cieli bui.
Sul piano governativo, una politica di opposizione all’inquinamento luminoso rappresenta un cavallo di battaglia problematico. Non stupisce, quindi, che siano pochi i governi disposti a cavalcare questa tematica. Detto ciò, la Francia e la Spagna stanno iniziando ad adottare politiche contenitive. In Francia, la difesa dei cieli bui si sta sviluppando sia sul piano nazionale (secondo un pacchetto di misure che dovrebbero entrare in vigore entro il 2024) sia sul piano locale. Sono diversi i paesi che hanno deciso di spegnere l’illuminazione pubblica tra le 23.00 e le sei del mattino, con l’intento dichiarato di voler lasciare spazio alla visione delle stelle.
Ma le azioni vengono portate avanti anche – e soprattutto – su piani diversi. In questo senso, sono fondamentali le azioni che provengono dal basso, in particolar modo dal mondo associativo: in Italia, il principale alfiere della battaglia contro l’inquinamento luminoso è l’associazione Cielo Buio; sul piano internazionale, fondameltale è l’apporto della Dark Sky Association.
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