Inquinamento luminoso, difesa dei cieli bui, il buio come parte integrante della vita che è pericoloso mettere al bando: quando si parla del buio, gli elementi da mettere sul piatto della bilancia sono molti.

Come abbiamo sottolineato più volte, affrontare questi temi significa andare incontro a un vero e proprio ribaltamento di valori, che implica una messa in discussione radicale di parecchie cose che oggi vengono date per scontate. A partire dal fatto che un mondo “illuminato” sia un mondo più sicuro, più vivibile e più giusto.

Ecco una selezione di quelli che per noi sono i migliori libri che parlano del buio e che lo fanno affrontando il tema da più parti.

Fabio Falchi, Cipriano Marin, “Atlante mondiale dell’inquinamento luminoso” (2016)

Una mappatura rigorosa di quello che attualmente è lo stato dell’arte. Il libro è il frutto delle ricerche condotte dagli autori in sinergia con altri studiosi dell’Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Inquinamento Luminoso, del NOAA e del National Park Service americano.

Wolf Bukowski, “Perché non si vedono più le stelle – Inquinamento luminoso e messa a reddito della notte”

Poco più di cinquanta pagine, molti dati ben ragionati e una chiave di lettura che porta alla ribalta il legame a filo doppio tra inquinamento luminoso e i modelli sociali e produttivi dominanti.

Patrizia Caraveo, “Il cielo è di tutti”

Un’utilissima analisi dei problemi innescati dallo sviluppo della space economy in termini di affollamento di satelliti e rifiuti spaziali.

Johan Eklöf, “Elogio del buio”

Uno spaccato diverso, che sposta i riflettori sull’impatto che l’inquinamento luminoso ha sull’esistenza di diverse specie viventi. Difendere il buio significa difendere anche il diritto alla vita della fauna e della flora notturne.

Irene Borgna, “Cieli bui”

Bellissimo e molto ben documentato racconto di viaggio: l’autrice è un’antropologa alpina che parte per un viaggio in camper attraverso alcuni dei luoghi bui mappati dall'”Atlante dell’inquinamento luminoso” di Fabio Falchi. Dalle Alpi Marittime al Nord Europa, Irene Borgna attraversa una particolare tipologia di aree protette: i Parchi delle Stelle, dove oltre all’ambiente si tutela anche il buio.

Sigri Sandberg, “Al buio. Il viaggio nel grande Nord di una donna che ha sfidato l’oscurità per poi innamorarsene”

Un altro libro di viaggio, ma questa volta siamo in Norvegia. L’autrice prende il toro per corna e affronta la sua paura del buio in quello che è un vero e proprio voyage au bout de la nuit. Unico compagno di viaggio: il diario di un’altra scrittrice, Christiane Ritter, che molti anni prima aveva seguito il marito alle Isole Svalbard durante il periodo della Notte Polare.

Junichiro Tanizaki, “Libro d’ombra”

Anni Trenta del Novecento: il Giappone va incontro a un tumultuoso processo di modernizzazione e di occidentalizzazione che comporta alcuni effetti collaterali, tra i quali la messa al bando non tanto del buio vero e proprio quanto dell’ombra. Un testo anomalo, che è allo stesso tempo profondamente conservatore e implicitamente rivoluzionario.

Claudio Marucchi, “Elogio alla Notte – Inno a occhi socchiusi”

La “tirannia della luce”, lo squilibrio nel rapporto Luce e Buio e l’esigenza di riportare al centro della spiritualità contemporanea la Notte e i suoi significati. Un viaggio alle radici del potere generativo e dionisiaco delle tenebre che sono parte di noi.


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